domenica 28 luglio 2013

Il governo dei 'nonostante'!


Una classe politica, per essere vera espressione democratica del paese che rappresenta, dovrebbe avere il massimo del consenso e della legittimazione popolare, invece abbiamo un governo così composto:
-Letta premier, nonostante l'elettorato abbia votato per Bersani!
-Alfano vicepremier e ministro dell'Interno, nonostante il pdl abbia perso le elezioni!
-Alcuni tecnici riciclati in ministeri strategici, nonostante il governo monti sia stato tra i più 'disprezzati'  della storia!

Insomma ci troviamo di fronte al governo dei nonostante.
Riguardo invece l'operato, il governo Letta nonostante le promesse iniziali riguardo una rapida riforma elettorale ed una celere convocazione alle urne, si accinge ad uno scardinamento della costituzione. Infatti l'articolo 138 della NOSTRA costituzione recita testualmente:
"Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti."
È palese come la modifica di questo articolo permetta lo scioglimento dei limiti alla revisione costituzionale!
Intanto il sommo garante della Carta Costituzionale rimane semplicemente spettatore di questo scempio democratico! Che la rotta sia già stata tracciata dai poteri forti? Che la revisione dell'articolo 138 della CartaCostituzionale sia solo il primo passo di un progressivo impoverimento dei diritti? Lascio a voi le risposte dopo aver letto le parole, di qualche settimana fa, della nota banca d'affare J.P. Morgan:


"I sistemi politici nella periferia sono stati instaurati all’indomani della dittatura, e sono rimasti segnati da quell’ esperienza. Le costituzioni tendono a mostrare una forte influenza socialista, riflettendo la forza politica che i partiti di sinistra acquisirono dopo la sconfitta del fascismo. I sistemi politici della periferia presentano tipicamente molte delle seguenti caratteristiche: esecutivi deboligoverni centrali deboli nei confronti delle regioni; tutela dei diritti dei lavoratori garantita dalle costituzioni; sistemi di costruzione del consenso che promuovono il clientelismo; e il diritto di protestare se cambiamenti non voluti vengono apportati allo status quo della politica."

Coincidenze? Forse, ma personalmente non ci sto! La Costituzione non si tocca!
Al prossimo post, a presto! 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...