Invito i molti, che potrebbero pensare alla solita 'pippa' sulla decrescita felice, a trarre le proprie conclusioni a fine intervento!
Le mie vacanze a casa, in Calabria, sono appena iniziate e già mi si prospetta un 'fertile terreno' di riflessione. Mio padre, da anni ormai, è solito coltivare un piccolo orto(pomodori, melanzane, peperoni, immancabile peperoncino etc.) sufficiente a soddisfare le necessità familiari e (salvo imprevisti naturali) di qualche amico di famiglia.
Questa non è decrescita felice ma evoluzione dei 'consumi', pensare di poter provvedere al proprio sostentamento lavorando la terra rende il conumatore(/produttore) più consapevole del prezzo finale del bene che acquista(produce) acquistando, contemporaneamente, consapevolezza che, forse, la logica consumistica della produzione di massa applicata alla produzione alimentare nasconda tranelli ed insidie difficili da smascherare. La tentazione del prezzo ribassato è sempre dietro l'angolo!
La logica vuole che esista un prezzo equo per tutto, la teoria economica, invece, punta all' indeterminato ribasso. Che questo possa inficiare la qualità del bene di 'consumo' lo lascio stabilire ad altri, personalmente ne conservo il sospetto!
Al prossimo post, a presto!
