lunedì 2 settembre 2013

Il processo infinito...

Pochi giorni fa sono state depositate le motivazioni della sentenza della cassazione sul caso mediaset, sembra però che pochi vi abbiano fatto caso, infatti adesso l'emergenza si è spostata sull'applicabilità o meno della legge Severino nel caso Berlusconi. Violante (ex-magistrato e alto esponente PD) è stato chiaro a riguardo: "legittimo il ricorso alla consulta(da parte di Berlusconi)". Traducendo dal politichese: per ciascun cittadino italiano, tre gradi di giudizio son sufficienti, tranne che per l'eccellente imputato Berlusconi.




Ritornando alle motivazioni, nel testo si parla di "imprenditore non sprovveduto" (mi sembra ovvio) ed in sostanza, si legge ancora, "ideatore del meccanismo del giro dei diritti che a distanza di anni continuava a produrre effetti (illeciti) di riduzione fiscale per le aziende a lui facenti capo in vario modo", inoltre è chiave di lettura il seguente passaggio che inibisce la linea difensiva tracciata dai legali di Berlusconi (Ghedini, Coppi e Longo):  "C'è assoluta inverosomiglianza dell'ipotesi alternativa che vorrebbe tratteggiare una sorta di colossale truffa ordita per anni ai danni di Berlusconi da parte di personaggi da lui scelti e mantenuti nel corso degli anni in posizioni strategiche."
Chi rischierebbe una causa penale per truffa 'ingrassando' i conti del proprio 'datore di lavoro' senza ricavarne un'adeguata remunerazione? La domanda che però vorrei porre all'attenzione è: a cosa serviva un fondo nero di così 'pochi' milioni di euro(circa sette) ad un gruppo, quale quello mediaset, e ad un uomo annoverato tra i più ricchi al mondo? Lascio a voi riflettere su quali possano essere i possibili impieghi di denari occultati in un fondo nero.

Al prossimo post, a presto!
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